03 Lug Cortina tra le righe: la parità di genere e la leadership al femminile
Cortina tra le righe 2021: donne al centro. Tra i grandi temi dell’edizione 2021 del festival dell’informazione e della formazione d’alta quota, la parità di genere, la leadership e l’empowerment femminili.
A livello globale, solo il 55% delle donne (15-64 anni) è impegnato nel mercato del lavoro, contro il 78% degli uomini.
Il World Global Forum ha inserito l’Italia al 76esimo posto nella classifica del gender gap, tra Thailandia e Suriname. Ultima tra i paesi europei.
Questi i dati in generale ante pandemia per quello che riguarda il mondo del lavoro al femminile.
Il ruolo delle donne nell’avvocatura
In questo quadro già poco edificante come si pone l’avvocatura?
L’avvocatura viveva una grossa crisi anche prima della pandemia, crisi che si è riversata in prima battuta sulle professioniste.
Già nel 2018 il rapporto Censis “Percorsi e scenari dell’avvocatura italiana”, basato sull’indagine condotta in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del CNF, ha evidenziato che tra il 1995 e il 2017 il numero di iscritti agli ordini degli avvocati è cresciuto di 160 mila unità (con un tasso complessivo nel periodo pari al 192%): la crescita ha riguardato in misura nettamente maggiore le donne che sono aumentate di quasi 95mila unità (con un tasso complessivo del 452%) rispetto all’incremento di 64.700 uomini (con un tasso di crescita complessivo del 104%).
Ciò ha inciso sull’identità e la composizione di genere della professione, ormai equidistribuita (nel 1995 le donne rappresentavano il 25% del totale degli avvocati, nel 2017 (data del rapporto menzionato) costituivano il 47,8%, per assestarsi oggi con l’ultimo rapporto per l’anno 2020 pubblicato a febbraio di quest’anno e realizzato dal Censis per CASSAFORENSE, con il dato storico: il numero delle avvocate, per la prima volta, ha sorpassato quello degli avvocati. E questo in piena pandemia. Dovrebbe essere un segnale positivo ma, al netto dei numeri sulla carta, la situazione non è incoraggiante.
Le avvocate guadagnano meno degli uomini
Se i dati ci consegnano l’immagine di un’avvocatura per la maggior parte “donna”, visto che più del 50% degli Avvocati italiani appartengono al genere femminile, dall’altra parte, ci indicano un’Avvocatura femminile decisamente meno ricca di quella dei colleghi uomini.
Tale discriminazione pone le professioniste avvocate in situazioni spesso di precarietà nel corso della loro carriera, ma ancor di più dopo il pensionamento, con un divario pensionistico di genere importante